Credibilità e accoglienza e i turisti tornano
Anche senza possibilità di pubblicizzarsi, le sale gioco possono restare un polo di attrazione nel periodo estivo. Il caso delle Marche.

Una rete di 15 sale distribuite in altrettante località delle Marche, e altre di prossima apertura. Questo è Gplanet Gaming Hall, un’azienda, come spiega il fondatore e amministratore Paolo Gioacchini (che è anche membro del comitato di As.Tro), nata pensando a una “nuova dimensione del pianeta gioco”.

Gplanet nel tempo ha saputo rinnovarsi e ripensarsi in funzione di quelli che oggi sono i nuovi giochi e, anche, i nuovi giocatori. “Nelle sale abbiamo new slot, videolottery e, in 5 di queste, c’è anche la possibilità di scommettere su eventi sportivi e virtual games, e poi ancora aree dedicate ai fumatori e un servizio di bar e ristorazione veloce,” continua Gioacchini, “il contesto è molto simile a quello di un casinò, puntiamo molto sull’eleganza e sul fornire un servizio accogliente.”

E proprio i concetti quali servizio, accoglienza e eleganza, pilastri del turismo italiano, portano il discorso su altro piano. Possono, le sale giochi, costituire un elemento di attrazione anche per i flussi turistici?

“Sicuramente sì, i Comuni a vocazione turistica devono dare una vasta possibilità di intrattenimento per chi li frequenta. Noi lo constatiamo nelle sale giochi che abbiamo sulla zona costiera, come ad esempio quelle di Porto Recanati, Marotta e Marzocca dove ogni estate vediamo tornare anche dei turisti che abbiamo già visto l’anno prima. Non si parla di numeri eclatanti, ma se la gente torna significa che apprezza l’offerta. E non possiamo escludere che, se queste sale non ci fossero, la meta delle loro vacanze potrebbe essere diversa.”

Al di là dell’offerta di intrattenimento che offrite, quanto conta, a suo parere, il servizio di bar e ristorazione, soprattutto in una località turistica?
“Noi lo abbiamo in tutte le sale perché lo riteniamo molto importante per rendere più piacevole la permanenza all’interno delle gaming hall. In una località turistica, che nel mio caso sono quelle frequentate d’estate, il servizio è ancora più importante. Fondamentale è che venga gestito con professionalità, competenza e rispetto delle normative.”

Come superate le difficoltà imposte anche alla legge della Regione Marche, che vieta la pubblicità delle attività di gioco?
“La normativa nazionale, a cui si è aggiunta quella regionale, in tema di pubblicità ha inciso molto sulle nostre politiche di promozione. Avendo iniziato ad aprire sale di proprietà nel lontano 2007 siamo riusciti a promuovere più della metà delle nostre sale prima dell’avvento di queste normative. Ora avviare una nuova sala è tutto molto più difficile e non ci resta che farlo con l’elemento più efficace ma anche quello con i tempi più lunghi: la fidelizzazione e il passaparola dei nostri clienti.”

In un contesto di questo tipo come si fa a fare impresa?
“L’offerta di gioco è molto simile tra le varie gaming hall, la differenza la fa il personale e il servizio che offre. Noi investiamo molto su questo. Oltre gli arredi, l’allestimento e la divisione degli spazi, per noi conta lo staff. Per questo motivo facciamo molti incontri e corsi di aggiornamento (il personale di Gplanet è stato tra i primi in Italia, quando non era obbligatorio, a fare corsi di formazione in materia di normative e contrasto al gioco d’azzardo patologico).

Oltre a questo recentemente stiamo investendo sui sistemi di comunicazione all’interno delle sale, con pannelli luminosi e monitor che indicano quello che facciamo presentando la nostra offerta di gioco, di intrattenimento, e anche di bar/ristorazione. Certo, è un po’ limitante, perché rivolto solo a chi è già cliente.”

È sufficiente per farsi conoscere, anche per arrivare a nuovi clienti?
“È un lavoro che va fatto con dedizione e professionalità ma, con il tempo, alla fine ripaga. L’idea che deve farsi chi entra in una nostra sala deve essere positiva. A prescindere di chi sia. Giocatore, semplice curioso, amministratore locale, membro degli organi di controllo, deve uscire dalla sala con un’idea diversa da quella che aveva quando vi è entrato.”

Implicitamente qui si tocca anche la credibilità dell’intero settore.
“Esatto, lo ricordiamo sempre ai nostri collaboratori. Chi lavora in una Gplanet Gaming Hall e indossa la nostra divisa non rappresenta solo Gplanet ma anche il settore. Un comparto che ancora oggi non riesce ad avere il rispetto che merita a causa dei pregiudizi che lo contraddistinguono.”

Fonte articolo Gioco news -> https://www.gioconews.it/casino/magazine/la-rivista-gioco-news-di-luglio-agosto-2024